La giornata di domenica scorsa, giornata FAI di primavera a Moltrasio, è stata una sorpresa, almeno per me. Non avevo entusiasmo per la raccolta fondi organizzata per sostenere il ricorso al T.A.R. per Villa La Rotonda e mi amareggiava essere, in qualche modo, in contrasto con il FAI, associazione che sostengo in modo convinto da molti anni. Come molti sanno, il Fondo Ambiente Italiano, sezione comasca, aveva in un primo tempo sostenuto la insensatezza di abbattere la Villa per poi cambiare idea sostenendo la necessità di seguire le decisioni della Sopraintendenza ai beni ambientali che per altro non si era e non si è ancora definitivamente espressa. Essendo associato Fai e membro attivo del Comitato Salviamo Villa Coccini mi sentivo in conflitto con me stesso.
Invece c’è stata la sorpresa e anche la gioia di due giornate ricche di contatto con i cittadini in visita ai luoghi aperti per la visita e anche di soddisfazione per il raggiungimento di un buon risultato nella raccolta fondi.
Sono stato anche molto lieto della ottima riuscita della giornata Fai di Moltrasio, organizzata molto bene, anche con l’impegno del Comune di Moltrasio, che ha visto la partecipazione di migliaia di cittadini venuti anche da lontano per vedere capolavori di cui andiamo tutti fieri.
Mi ha divertito pensare che la possibilità di far svolgere questa giornata è da ascrivere ai contatti avuti proprio fra FAI e Comitato per Villa Coccini. Proprio venendo a Moltrasio per constatare la assurdità dell’abbattimento della storica villa, la Responsabile dell’organizzazione ambientalista aveva intuito la potenzialità delle bellezze di Moltrasio. Quindi anche merito nostro di avere fatto conoscere i nostri tesori.
Per noi del comitato è stato importante essere presenti, per esporre le nostre ragioni, civilmente e direi in sintonia con gli stessi valori di salvaguardia e di valorizzazione del paesaggio propugnati dai dirigenti Fai nazionali, così come si sono espressi in vari interventi televisivi.
Nei due banchetti dove ci siamo presentai abbiamo ricevuto molti consensi. Chiunque si avvicinasse rimaneva incredulo di fronte alla possibilità di vedere sparire Villa La Rotonda per fare posto a un condominio di quattro piani. Rimaneva stupito di apprendere la storia della Villa e dei suoi antichi proprietari e di sapere che un amministrazione comunale che si dice gelosa dei valori del proprio paesaggio e della propria storia recente permetta, anzi favorisca un operazione immobiliare così spregiudicata.
Molti ci chiedevano perché? Ma anche noi , facendoci la stessa domanda non sappiamo esattamente cosa rispondere. Sappiamo solo che proprietà e Amministrazione di Moltrasio sono in assoluta sintonia e presentandosi con ruoli intercambiabili, avanzano decisi verso la demolizione ignorando le ragioni dei firmatari delle petizioni, più di 500 solo a Moltrasio e il parere di illustri Paesaggisti comaschi. E ignorando più di mille firme di non Moltasini, il parere di Italia Nostra e le osservazione che anche il Fai ha espresso e mai ritrattato.
Non c’era contrasto fra l’entusiasmo suscitato dalla visita ai LUOGHI visitati e lo stupore per le intenzioni di demolizione ma invece un comune sentimento di ammirazione per il paese così come si presenta ora al visitatore.
Unica nota triste e stonata è stata la constatazione della pervicacia con cui proprio i Moltrasini favorevoli alla demolizione, volevano dimostrare il proprio disappunto,direi quasi l’ostilità, verso di noi membri del Comitato che in fondo abbiamo solo la volontà di difendere le nostre idee, di difendere la nostra concezione del paesaggio, e anche di tutelare la volontà che sappiamo essere stata della antica proprietaria di Villa La Rotonda di veder salvaguardata la Villa tanto amata e di veder realizzato il desiderio di lasciare ai Moltrasini un Patrimonio da amministrare per il bene della popolazione anziana di Moltrasio.
Grande soddisfazione, infine per il successo della raccolta di fondi per sostenere le spese del ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale. Abbiamo raccolto più di mille euro. Un risultato insperato che ci da un ulteriore spinta a continuare nella nostra azione per SALVARE VILLA COCCINI.