Venerdi 7 dicembre
ho potuto, accompagnando l’avv. Mauro Guerra estensore del ricorso al TAR per
l’annullamento del Piano Attuativo ”Coccini”, esercitare, finalmente, il diritto
di accesso alla pratica edilizia in istruttoria per la demolizione della villa
e la costruzione di un condominio con 11 appartamenti.
Ricordo che
l’operazione immobiliare che prevede la integrale demolizione di tutti gli
edifici esistenti, ricade in zona di Tutela Ambientale e Paesaggistica e in
zona A4 del vigente Piano Regolatore
“Ville e organismi edilizi di impianto storico con relativi compendi” dove
secondo le norme vigenti gli interventi “devono perseguire la integrale
conservazione degli elementi architettonici, tipologici, stilistico decorativi
originari, propri dell’epoca di appartenenza”.
In attesa del
pronunciamento del TAR, previsto per il 7 febbraio 2013, la pratica edilizia
procede e nell’ultimo mese ha fatto, purtroppo, concreti passi avanti .
Valutazione questa
assolutamente stupefacente che la dice lunga sulla conoscenza dei luoghi e
sulla sensibilità ambientale ed
architettonica.
A seguito del
deposito, il 18 ottobre 2012, di ulteriore atti progettuali la Commissione per il
Paesaggio riunitasi, per combinazione proprio lo stesso giorno ha finalmente
emesso un ambiguo e indecifrabile parere
favorevole all’esecuzione delle opere con la prescrizione di riservarsi (?!) di esaminare una soluzione progettuale più dettagliata in attesa
dell’espressione del parere della Soprintendenza.
In buona sostanza
esistono agli atti due soluzioni progettuali del prospetto a lago: una, con il
tetto a capanna, che cerca di mimetizzare il nuovo edificio proponendo una
sorta di caricatura della villa esistente “modernizzata” l’altra come richiesto
dalla Commissione in stile francamente “razionalista”.
Non si capisce bene
a quale delle due soluzioni si riferisca il “parere favorevole“, sembra di
capire che alla fine la
Commissione si rimetta al parere della Soprintendenza, alla
quale tutto il fascicolo è stato trasmesso in data 6 novembre 2012.
E’ quindi assai
probabile che il 7 febbraio al momento
del giudizio la nostra controparte : Comune di Moltrasio ed il sig: Roberto Dal
Mas si presentino con tutti i pareri favorevoli ed il permesso di costruire
rilasciato dal Comune.
Verrebbe voglia di
produrre una bella sequenza fotografica di tutti gli scempi e le violenze al
paesaggio che sulle sponde del lago questa Commissione e altre Commissioni per
altre zone, unitamente alla Soprintendenza hanno in questi anni approvato e
condiviso, forse per ignoranza, forse per quieto vivere o sottomesse alla
volontà di amministrazioni locali che con l’edilizia vogliono far cassa e condizionate
dal potere di una committenza ricca, incolta e di gusti pacchiani, pronta
magari a regalar soldi, ai Comuni.
E’ necessario
quindi vigilare, far sentire la nostra presenza ed essere pronti ad intervenire
perché nella disgraziata ipotesi che il Tar respingesse il nostro ricorso, la
villa Coccini potrebbe sparire in un solo giorno.
Moltrasio 13
dicembre 2012.
Maurizio Veronelli