Il 2017 è stato caratterizzato, per il Comitato, da due fatti
significativi.
- l'avvio dei lavori di recupero della Villa Coccini
- l'approvazione definitiva del Piano Attuativo in via Besana 44.
Villa Coccini
La Villa Coccini, nonostante il Comune non ancora abbia deliberato la
nuova disciplina urbanistica del complesso, in sostituzione di quella annullata
due anni fa dal C.d.S., è stata venduta e il nuovo proprietario intende
ripristinarla per destinarla a propria residenza.
Chi ha fatto l'acquisto non teme evidentemente sfavorevoli scelte
urbanistiche definitive da parte del Comune, o in attesa di norme più
favorevoli che gli permettano un più intensivo sfruttamento della proprietà, ha
deciso di procedere al recupero della villa con opere in parte di straordinaria
manutenzione ed in parte di ristrutturazione
senza significative modifiche esterne, nessun intervento riguarda per
ora i corpi secondari.
La villa manterrà un utilizzo residenziale e, sostanzialmente, il suo
attuale aspetto. Il fronte a lago di Moltrasio non verrà quindi più sconvolto
da un condominio in c.a. a vista.
Penso che potremmo considerarci soddisfatti pur con il rammarico per il
tempo e i denari sprecati, da noi e dall'Amministrazione e per le divisioni che
la vicenda ha creato nella comunità, il tutto a causa di una ottusa ed
inspiegabile, a pensar bene, resistenza a rispettare le norme statali,
regionali , comunali.
Il Piano Attuativo di via Besana 44.
Il 4 aprile 2017 abbiamo protocollato una osservazione, al P.A. adottato
nel 2016, che amplia e precisa i contenuti di quella presentata per la VAS e
non accolta.
Il C.C. ha trattato l'argomento solo il 29 novembre e approvando
definitivamente il piano ha questa volta inaspettatamente accolto, seppur
parzialmente, la nostra osservazione già respinta in sede di adozione.
L'amministrazione ha riconosciuto che la nuova ampia autorimessa,
ancorché seminterrata è inammissibile in quanto nuova costruzione, che il
rilievo circa la modifica della sagoma degli immobili è fondato , ed il piano è
stato così approvato fatto salvo il suo l'adeguamento all'accoglimento delle
osservazioni.
Tutto ciò è stupefacente . Che l'autorimessa seminterrata fosse
illegittima era cosa palese già evidenziata dal Comitato con l'osservazione del
maggio 2016, ma l'assessore a quel tempo aveva ribadito che la proposta era
pienamente legittima, indignato per la nostra ignoranza in materia urbanistica.
Che la sagoma dell'edificio progettato fosse palesemente diversa da
quella dell'edificio preesistente e quindi l'edificio fosse da ritenere un nuovo edificio non ammissibile, era stato
pure ripetutamente fatto presente, ma l'assessore in C.C. sventolando i grafici
di progetto aveva negato l'evidenza.
Singolare è la procedura di approvazione: le tavole di progetto
presenti in consiglio comunale al momento della votazione e richiamate nella
deliberazione erano tutte da riprogettare
per adeguarle all'accoglimento delle osservazioni. Siamo quindi di
fronte ad una approvazione al buio, sulla fiducia. Sono trascorsi due mesi e il
progetto non è ancora stato depositato.
Chi controllerà ?
Non rientrano fra i compiti del Comitato valutazioni, dettate da
schieramenti politici, come cittadini ci chiediamo però quali garanzie di
competenza, credibilità e autorevolezza possa avere un'amministrazione che, con
i suoi apparati tecnico e amministrativi, negli ultimi anni, su due importanti
progetti urbanistici, dopo aver garantito la piena legittimità anzi
l'eccellenza di quanto presentato in C.C. e aver respinto con supponenza le
nostre osservazioni, per due volte è stata smentita o ha dovuto smentirsi.
Prima il Consiglio di Stato, che per la Villa Coccini ha annullato un
intero PdR , ora l'accoglimento di due nostre osservazioni sostanziali, per il
P.A. di via Besana, che in un primo tempo erano state giudicate, dalla stessa
amministrazione, prive di fondamento, costituiscono due gravi “incidenti di
percorso” che dovrebbero far riflettere.
La variante al PGT, il cui procedimento è stato avviato il 20 dicembre,
sembra quindi l'argomento su cui si dovrà focalizzare l'attenzione del
Comitato.
Dell'avvio della procedura è stata data scarsissima pubblicità e non è
stato specificato quali siano le ragioni e le finalità di questa operazione.
Entro il 26 marzo: cittadini, enti, associazioni potranno presentare
all'amministrazione, e noi lo faremo, suggerimenti, richieste, contributi utili
per la predisposizione del progetto quindi è prevedibile che il comune si
troverà di fronte ad un buon numero di richieste di modifiche di tutti i delusi
dal vigente PGT e in mancanza di un obiettivo/filtro potrà agire liberamente.
Già l'intenzione di liberalizzare le demolizioni con ricostruzione,
manifestata per giustificare, come atto non ad personam, la variante di via
Besana 44, è un cattivo annuncio e fa presagire che la variante sia strumentale
per, eliminare qualche tutela
architettonica e ambientale e favorire
qualche iniziativa edilizia.
Dobbiamo anche rilevare la difficoltà a conoscere e quindi ad
intervenire per tempo su tutti quegli interventi, e sono la maggioranza, che
non comportano procedure di pubblicità e partecipazione della cittadinanza e
che quindi sfuggono all'attenzione del Comitato non lasciando alcun margine di
intervento.
Ma tutti vediamo interventi piccoli e grandi che ci lasciano perplessi
o sconcertati, compresi i frequenti
abbattimenti del patrimonio arboreo, che non appaiono giustificabili o indispensabili, ma quando ci
accorgiamo di cosa sta avvenendo è troppo tardi.
Anche se magari poi non servirà dobbiamo continuare a sdegnarci a
protestare.
Se il Comitato deve continuare ad esistere deve essere, un punto di riferimento
di tutti coloro che vogliono tutelare il loro territorio anche quando gli
interventi non li toccano direttamente.
Moltrasio 09 marzo 2018