martedì 9 luglio 2013

Danni alla cappella votiva di San Bernardo in via per Casarico.



Lettera inviata AL SIG. SINDACO DEL COMUNE DI MOLTRASIO (CO), AVV. MARIA CARMELA  IOCULANO.

Questo Comitato si pone, tra l’altro, come obiettivo e scopo la difesa e la valorizzazione del patrimonio storico, culturale, ambientale e della memoria storica del territorio del comune di Moltrasio.
In coerenza quindi con le finalità statutarie si segnala lo stato di dissesto e di pericolosità della cappella posta all’inizio della via per Casarico, in prossimità dell’accesso al cantiere per la realizzazione dell’intervento di edilizia convenzionata.
Sembra del tutto evidente, anche a seguito di sopralluogo (vedi  foto allegate), che la causa del danno sia da attribuire, così come l’affossamento del piano stradale di fronte alla cappella, al continuo transito di enormi mezzi di cantiere,  sproporzionati rispetto al calibro ed alle caratteristiche della sede viaria.
Sicuramente l’Impresa sarà assicurata e a fine lavori ricostruirà una cappella tutta nuova simile a quella preesistente, ma non è questo il problema.
Vi è innanzitutto una situazione oggettiva di pericolo di crollo e quindi di pericolo per la pubblica incolumità ma anche la concreta temuta possibilità della perdita di una memoria storica, legata anche alle tradizioni di fede della Comunità.
Questo Comitato con l’occasione deve esprimere inoltre disappunto per l’assoluta indifferenza che la progettazione del PEEP ha mostrato nei confronti della morfologia e dei caratteri ambientali dei luoghi, prevedendo l’asportazione di una spropositata porzione di montagna per realizzare l’impianto della costruzione su di un pianoro prima inesistente.
Ciò ha comportato scelte cantieristiche più consone ad un cantiere autostradale che ad una zona 
di rilevanza  paesaggistica ed ambientale, le cui conseguenze si fanno sentire all’intorno.
Una progettazione più attenta e sensibile ai sostanziali caratteri morfologici dei luoghi  (che non si risolve con tetti a verde e riporti artificiali di terreno a ricostituire false scenografie), avrebbe sicuramente inciso in modo meno traumatico sul paesaggio e sui manufatti circostanti.
Si auspica pertanto che almeno la piccola cappella in questione sia tempestivamente messa in sicurezza e quindi salvaguardata dalla distruzione escludendo comunque la possibilità di una sua ricostruzione ex novo.
Distinti saluti.
Allegate foto

Per il Comitato Salviamo Villa Coccini
Arch. Maurizio Veronelli








1 commento:

Ambrogio Guglielmetti ha detto...

Buona sera, volevo solo rimarcare che le scelte politiche dei vari Piani Urbanistici, in generale,e dei "tecnici" al loro esclusivo servizio, sono fatte esclusivamente in base ai soldi (oneri ed altro) che entrano nelle casse del Comune. Al panorama, all'ambiente, a tutto il resto nessuno guarda; in questo caso nemmeno si è pensato che magari i soldi presi saranno spesi per sistemare, per fare manutenzione a quella strada distrutta.
Serve a mio parere un "cambio di mentalità" e di voglia di un cambiamento del modo di "gestire" i nostri Comuni. Un caro saluto!
guglielmetti

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